Virgolette

  • Molto più spesso sappiamo cosa vogliemo assai più di quanto sappiamo come farlo. V. Kandinskij

23 gennaio 2008

Difficoltà...

Qualche tempo fa ho seguito un servizio che denunciava la pericolosità di una strada a Milano: un incrocio nel quale erano avvenuti già molti incidenti.

In contatto con il comitato che se ne occupa, sono stata aggiornata costantemente e , alla fine, uscirono ben 3 articoli con tanto di promessa dell'Assessore responsabile ad intervenire entro la fine del 2007.

Domenica il comitato mi chiama: ci sono 2 bambini in ospedale e la loro mamma, gravi. Sempre lo stesso incrocio. Una macchina in sorpasso sulle strisce pedonali. Mi viene un forte mal di testa.

Credo di essermi sentita inutile. Arrabbiata. Ragionando a mente fredda so bene che io non potevo fare niente di più.

Mi sento strana lo stesso. Inizio a capire bene il titolo e il contenuto di un libro di R. Kapuscinski, "Il cinico non è adatto a questo mestiere". Forse non è adatto, è vero. Ma sicuramente adesso si sentirebbe meglio di me.

Ps: la faccenda le seguo ancora, di articolo ne sono usciti altri due. Volete la verità? Ho suggerito al comitato (che ci aveva già pensato in verità) di bloccare la strada se nessuno gli darà ancora ascolto.

5 commenti:

chiara ha detto...

scusa cara ma io ritengo invece che il cinico sia adattissimo a questo mestiere! le creature che aspirano alla compartecipazione non vanno ai "poteri forti". eticamente sbagliato ma professionalmente naturale. se ancora non lo possiedi il cinismo sopraggingerà da solo, garantito al limone! è per questo che - mio malgrado - tento di tenermi alla larga!

gimmi ha detto...

Inutile no, incazzata si.

Federica ha detto...

Grazie Gimmi.
Io credo che non esista un bel pezzo giornalistico che non risenta delle emozioni e della compartecipazione emotiva di chi lo ha scritto,e di chi quindi è stato testimone del fatto.
Poi dipende dagli argomenti, dal tema, dal giornale e dagli obiettivi. Non ho capito la frase sui "poteri forti".
Ma se ho capito ti rispondo così: il giornalista, o meglio chi vuole dare il proprio resoconto dei fatti, non deve "andare a genio ai poteri forti"; il giornalismo dovrebbe essere il cane da guarda dei poteri forti e non il contrario.
Ma forse ho capito male la tua riflessione:-)
In che senso "tenti di tenerti alla larga"?
Ciao!

chiara ha detto...

gioia non mi fraintendere: anch'io la penso come te ma so che la prassi è il contrario! purtroppo... per chi vuole intraprendere questo mestiere e per chiunque sia intolleranre alla disinformazione.

Federica ha detto...

Devo dire che fino ad adesso ho avuto la fortuna di lavorare in posti (con alcune eccezioni) dove è possibile raccontare le cose come stanno.
Forse sta proprio a noi "gggiovani" provare a , non dico cambiare utopisticamente le cose, ma a tentare di non essere già arresi all'evidenza.
Del fatto che si debba essere cinici...non sono d'accordo. Ma se diventassi così tornerò sui miei passi.