Virgolette

  • Molto più spesso sappiamo cosa vogliemo assai più di quanto sappiamo come farlo. V. Kandinskij

19 gennaio 2008

Fazio Fabbbio!

Il primo sabato mattina del blog: c'è anche un po' di sole!
Riporto un'altra interessante notizia circa un certo "Fazio Fabio"... Immagino di non essere originale dicendo che la sua sia una delle poche trasmissioni guardabili con un certo gusto in Tivvì.

L'ultima puntata di Tv7, condotto da Gianni Riotta, ha contemplato anche una gradevole intervista "al Fabio" (che tra l'altro ho visto 2 volte alla fiera del libro usato di piazza Diaz a Milano insieme ad Umberto Eco senza mai avere uno straccio di coraggio di fermarlo: ma alla "gente famosa" si dà del "tu"?). Nell'intervista Fazio ha parlato della sua passione per il giornalismo fin da giovane. Interessante.

Non solo. Ha puntato l'attenzione anche sul problema contenuto in tv: troppa cronaca nera. Siete d'accordo? Io abbastanza, anche se non credo che il problema dei tg sia quello. Anzi... vogliamo parlare dell'assoluta, incredibile, evidente, inutilità dei "panini" che tutti i sacrostanti giorni vengono proposti sul piattino con tanto di bibita gossip per poterli buttare giù meglio?

Ps: dicesi "panini" quell'insieme di interviste fatte ai politici di spicco rappresentanti delle diversa parti politiche che danno la loro visione di un fatto. Solitamente la tecnica è: l'utimo che parla ha ragione, perchè è quello che il "pubblico" ricorda meglio.

Odio i panini... non li digerisco mai, quelli degli Autogrill soprattutto...

18 gennaio 2008

Lo compro...


ESCE IL 20 GENNAIO ‘CASTA STAMPATA’ DI LUIGI BACIALLI. RITRATTO IMPIETOSO DEI GIORNALISTI E DELL’INFORMAZIONE IN ITALIA Padova, 15 gen. - (Adnkronos) - I giornali bastonano laCasta, ma nessuno bastona la Casta stampata, cioè i giornali ei giornalisti. Luigi Bacialli dopo trent’anni di lavoro nelle redazioni di ben sette quotidiani.si è preso l’onere di svelare i vizi e i vezzi, le virtù (poche) e i privilegi di unacategoria professionale che dovrebbe essere il cane da guardiadel potere e che invece, fatte poche eccezioni, persupponenza, incompetenza, superficialità e conflitti d' interessi non ha niente da invidiare alle caste politiche edeconomiche che dovrebbe tenere a bada.

Casta Stampata (Mursia 2008, pagg. 208, euro 17,00) inlibreria dal 20 gennaio è il racconto ironico e amaro di quelche avviene nelle redazioni dei giornali dove, come nel restodel Paese, non mancano i furbi, i lavativi e gli incompetenti. Dall’inviato soprannominato Braccio d’oro che - causasbucciatura a un gomito - si dà malato per due anni, a quelloin cerca di scoop che raccoglie al telefono la clamorosaintervista di un indagato tranne scoprire, una volta pubblicata, che si trattava di uno scherzo; dal critico d’arteche riceve in nero soldi di artisti che dovrebbe recensire, alcronista sportivo che si impunta a scrivere del cotechino peraccaparrarsi il premio per il miglior articolo sugliinsaccati, al neo assunto che pretende di scrivere in primapagina.

Massimo Fini cura l'introduzione: «Abbiamo perso la capacità di essere contro potere nei confronti della classe politica. Nella stragrande maggioranza dei casi ce ne siamo fatti servi. Eabbiamo fatto la fine che tocca, meritatamente a tutti iservi. Non contiamo più nulla».

Cade a pennello all'apertura di Pulizie in redazione... grazie Bacialli. Le faremo sapere se ci piace ...:-)

E se dico...

Spieghiamo il titolo del blog. Chi si è anche solo parzialmente scontrato-incontrato con questo mestiere sa che il Ba-Bau, la Bestia Nera, il 666 di turno ( se abiti in Lombardia, ovvio) è una sigla: Odg.
L'Ordine dei Giornalisti ti permette di entrare a far parte di un "gruppo" attraverso un tesserino: bordeaux, con il tuo nome in caratteri dorati e con scritto: pubblicista (almeno nel mio caso). Bello, no? Diventi davvero un giornalista, o così dicono.

Requisiti per ottenerlo? Scrivere ed essere pagati per farlo, in modo non occasionale. Quindi, fatemi capire. L'equazione sarebbe: scrivi e ti pagano? Giornalista. Scrivi e non ti pagano? Non sei un giornalista. Mumble, mumble...

Un giorno durante una riunione il diretùr ci disse: "Attenzione quando vi presentate mentre seguite un servizio: non dite che siete giornalisti, non è vero. Non siete nemmeno redattori... insomma voi dite che siete di (...) e fate il servizio".

Allorchè mi alzai dalla mia sediolina e dissi: "Scusa, se dico che faccio le pulizie in redazione, può andare?"

Risate generali. Ma secondo me c'è poco da ridere ragazzi.

Cocciuta! Cocciutissima!

Invece no. Io vado a studiare Filosofia ( non ridete perchè vi vedo). Questo è stato l'inizio di tutto. Anni di esami infiniti, di mucchiate di libri sulla scrivania, di centinaia di quaderni Pigna ( gli altri hanno i fogli "duri" e non riesco a scriverci) e via... fino all'agognato traguardo della laurea. E fino a che mia madre non mi ha portato a casa per caso (...) un giornale di zona.

Che ne sapevo io che il direttore mi avrebbe fatto scrivere subito? Io mi ero proposta per fare le fotocopie!

"C'è un'intervista da fare, facciamo settimana prossima qui in redazione?"
Ehhh?!?

Mi sono gasata. Ho comprato il primo taccuino ( che poi era un quaderno ma fa niente) Ho iniziato. Non sapevo, non capivo.

Me lo dicevano a me...


Me lo avevano detto... odio doverlo dire, ma me lo avevano detto. "Lascia stare... ma perchè non studi economia? O non so... agraria, una cosa che ti dia degli sbocchi"

Gli sbocchi ci sarebbero stati... in tutti i sensi.