Virgolette

  • Molto più spesso sappiamo cosa vogliemo assai più di quanto sappiamo come farlo. V. Kandinskij

27 maggio 2008

E quanti puzzoni madama dorè...

Una marea incontrastata di "puzzoni". Località via Mozart inaugurazione stampa della restaurata Villa Necchi Campiglio.

Un gran bellissimo posticino, davvero. Lo spledore delle ville a cavallo tra gli anni '20 e '30: giardino, piscina e campo da tennis ( che per l'epoca erano una vera innovazione). I proprietari erano le due sorelle Necchi, quelle della macchine da cucire per capirci, e il marito di una delle due, la Gigina, il vecchio Campiglio.
Oggi il FAI ha presentato il tutto alla stampa: un bel restauro da 6 milioni di euro per aprire una casa-museo con dentro due importanti collezioni d'arte. Bello. Canaletto, Tiepoli, De Chirico, Morandi, Sironi, Martini... insomma bella roba. Peccato che alla conferemza stampa non so chi era il più puzzone... era una gara durissima. Io non mi ci metto nemmeno nel computo. Praticamente sembravo neanche un pesce fuor d'acqua... ero già direttamente impanata da friggere...
Qui un po' di foto, così ve la guardate senza biglietto...










26 maggio 2008

Newseum

Oh, una cosa davvero interessante. Peccato sia un tantino scomodo da raggiungere...

Comuque segnalo due estratti di un articolo uscito sulla Stampa di oggi proprio sul "Newseum" ossia il museo americano di giornalismo. L'articolo è di MARIO VARGAS LLOSA:

"La mattinata che ho trascorso al Newseum mi ha confermato, in un modo persino opprimente, una cosa intuita quand’ero ancora un ragazzino e avevo osato annunciare a mio padre che non sarei diventato marinaio ma giornalista: e cioè che, dopo quella del letterato, non c’è professione o attività più appassionante del giornalismo. Nessuna che faccia vivere la vita come se fosse una continua avventura, che offra a chi la pratica così tante esperienze sulla condizione umana e le sue infinite manifestazioni e ramificazioni e che sappia ammaestrare meglio e in modo tanto vivido sulle grandezze e le miserie della storia che si sta costruendo intorno a noi.

Per ovvi e inevitabili motivi il Newseum è particolarmente focalizzato sull’esperienza statunitense. Per chi, come me, abbia terminato la sua visita al museo è d’obbligo una considerazione conclusiva: in tutta la sua storia il giornalismo negli Stati Uniti ha goduto d’una straordinaria libertà di critica, senza doversi piegare all’uso di eufemismi o avere peli sulla lingua. Non esiste Paese che si sia sottoposto a un’uguale autocritica. Non è sempre stato facile

Non è difficile stabilire un legame tra questa realtà - aver sempre avuto un giornalismo indipendente e critico - e il fatto che gli Stati Uniti siano uno dei pochissimi paesi del pianeta a potersi vantare di non aver mai dovuto subire una dittatura. Perché l’equazione non ha margini d’errore: il livello di libertà di cui gode l’informazione è un riflesso inequivocabile della libertà che esiste all’interno della società nel suo insieme. E viceversa. E questa è una regola che non conosce eccezioni. "

Le feste...

Di ritorno da una "festa" di redazione. So che qualcuno della redazione legge questo blog e quindi devo stare attenta a quello che dico. No, bello eh? Per carità, mi sono divertita anche...

Però, ragazzi miei, io non so che farci: a me le "feste" mi imbarazzano. A parte che devi parlare con sotto una tizia (o un tizio) che urla e sbraita cercando di imitare una melodia. In più la maggior parte della gente sembra che si conosca da sempre... secondo me fingono. Non posso crederci.

Io invidio quelle che sono a loro agio dappertutto... tipo "sono amico del gestore del locale ehi...". Io di gente dei locali non ne conosco. Sono una sfigata. Va bene.