Virgolette

  • Molto più spesso sappiamo cosa vogliemo assai più di quanto sappiamo come farlo. V. Kandinskij

26 maggio 2008

Newseum

Oh, una cosa davvero interessante. Peccato sia un tantino scomodo da raggiungere...

Comuque segnalo due estratti di un articolo uscito sulla Stampa di oggi proprio sul "Newseum" ossia il museo americano di giornalismo. L'articolo è di MARIO VARGAS LLOSA:

"La mattinata che ho trascorso al Newseum mi ha confermato, in un modo persino opprimente, una cosa intuita quand’ero ancora un ragazzino e avevo osato annunciare a mio padre che non sarei diventato marinaio ma giornalista: e cioè che, dopo quella del letterato, non c’è professione o attività più appassionante del giornalismo. Nessuna che faccia vivere la vita come se fosse una continua avventura, che offra a chi la pratica così tante esperienze sulla condizione umana e le sue infinite manifestazioni e ramificazioni e che sappia ammaestrare meglio e in modo tanto vivido sulle grandezze e le miserie della storia che si sta costruendo intorno a noi.

Per ovvi e inevitabili motivi il Newseum è particolarmente focalizzato sull’esperienza statunitense. Per chi, come me, abbia terminato la sua visita al museo è d’obbligo una considerazione conclusiva: in tutta la sua storia il giornalismo negli Stati Uniti ha goduto d’una straordinaria libertà di critica, senza doversi piegare all’uso di eufemismi o avere peli sulla lingua. Non esiste Paese che si sia sottoposto a un’uguale autocritica. Non è sempre stato facile

Non è difficile stabilire un legame tra questa realtà - aver sempre avuto un giornalismo indipendente e critico - e il fatto che gli Stati Uniti siano uno dei pochissimi paesi del pianeta a potersi vantare di non aver mai dovuto subire una dittatura. Perché l’equazione non ha margini d’errore: il livello di libertà di cui gode l’informazione è un riflesso inequivocabile della libertà che esiste all’interno della società nel suo insieme. E viceversa. E questa è una regola che non conosce eccezioni. "

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