Virgolette

  • Molto più spesso sappiamo cosa vogliemo assai più di quanto sappiamo come farlo. V. Kandinskij

28 gennaio 2008

Niente paura... nemmeno il vecchio lo sa

Eccomi, sono in ritardo, sono in ritardo!
Stasera solo una riflessione nata anche grazie alla mail di Francesca (ciao Fra!) che da qualche tempo collabora con me in una redazione.

"L'unica domanda stupida è quella che tieni per te"

La questione del "domandare" in questo lavoro ( scrivere, fare la giornalista dico...) è molto interessante. La prima volta che mi sono posta il problema è stato leggendo un libro meraviglioso e utilissimo di David Randall "Il giornalista quasi perfetto". Randall puntava proprio sulla assoluta necessità di saper chiedere sempre, anche a costo di sembrare stupidi.

Facile a dirsi, ma a farsi... Esempio: conferenza stampa di presentazione di un evento. Sala affollata di grandi firme, telecamere, assessori di rito al banchetto dei microfoni... insomma una roba imbarazzante per chi arriva le prime volte con il taccuino e la penna ( se la trovi... di solito si infila sempre in qualche buco spazio temporale della borsa). Ti guardi intorno: sembra che si conoscano TUTTI. Possibile? Davvero sei l'unica che guarda l'agenda facendo finta di avere delle cose da scriverci sopra per evitare l'imbarazzo?

Mi verrebbe voglia di alzarmi e gridare: "Oh? non c'è nessun altro sfigato in questa stanza??!". Meglio che faccia finta di avere gravi impegni in agenda va...

Davvero Randall pensa che tu, piccola e abbastanza insulsa pulitrice di scale redazionali, possa alzarti e dire (con il microfono, ovvio):" Scusi, ma io non ho capito. L'evento come si chiama?".

Gelo. Noo, non posso farlo... Si, ma non hai capito il titolo! Va bhe lo chiedo in giro, lo cerco su internet... mmmm... se torno e non so il titolo mi spellano viva. Allora tenti: ti giri sulla sedia (che scricchiola, ovviamente, nel silenzio tombale) : "Scusa (i giornalisti si danno del tu. 60 anni? DEL TU! Altrimenti sei ancora più sfigata!), ma come si chiama l'evento?". Il panico scende negli occhi del tuo nuovo amico 60enne. "Ehm.. dunque...( sfoglia nervosamente il taccuino, professionale e nero) mi sa che me lo sono perso..."

Ah ah!!! Allora lo vedi? Ma che cavolo annuivi prima?! A chi sorridevi con la faccia di quello che sapeva anche il numero di telefono di Bush?! Non lo sai! E non lo sai perchè non lo hanno detto. Allora non sono scema io!

Insomma, con il tempo si impara che ha ragione Randall. W Randall. W le sedie che scricchiolano e viva me!:-) Ah... ovviamente la maggior parte delle volte sei scema tu. Se non stai attenta... bhe , cambia mestiere ciccia!




2 commenti:

gimmi ha detto...

Le possibilita' di fare brutta figura dicendo pubblicamente di non avere capito sono notevolmente minori di quelle di venire scoperti da una giovane collega che fa la domanda a bruciapelo.
Per questo stava zitto.

Consiglio a tutti i vecchi giornalisti di tenersi alla larga dalle sedie occupate da giovani colleghe :)

Federica ha detto...

Grande Gimmi!
Io consiglierei ai vecchi giornalisti di lasciare il posto! andatevene mannaggggia a vvoi!

:-)