Virgolette

  • Molto più spesso sappiamo cosa vogliemo assai più di quanto sappiamo come farlo. V. Kandinskij

31 gennaio 2008

Fini: ne valeva la pena!

Ciao amici lettori vicini e lontani. Mentre ascolto Wish you were here dei Pink Floyd, una delle canzoni d'amore più belle del mondo (dedicatami per la prima volta da un mio ex fidanzato diventato poi gay- non si accettano commenti su questo...:-), dicevo, mentre ascolto, vi aggiorno sulla mie letture. Vi dicevo del libro di Bacialli "La casta stampata"...

A causa del sonno massacrante che mi attanaglia la sera ( unico momento in cui leggo libri scelti da me) sono arrivata solo alla fine dell'introduzione che però credo sarà la parte migliore del libro. Tradotto: vale la pena di comprarlo solo per l'introduzione curata da Massimo Fini ( e qui se Maurino sta leggendo credo sarà contento... lui lo adora! No, no, Mauro non è gay!!)

Non trascrivo tutto il testo (quello che sento è un sospiro di sollievo?) ma riassumo i punti caldi ( Itaaliaaaniii!):

Punto n 1: la maggior parte dei giornalisti sta in redazione e si nutre di internet e agenzie. Niente scarpe consumate, niente angoli delle strade ad aspettare di intervistare la vecchietta di turno ( a proposito, ho preso un freddo tremendo samattina! Mannaggia a me e alle interviste per strada... che tra l'altro pensano sempre che gli voglia vendere le collanine...)

Punto n 2: i giornalisti hanno perso la caratteristica numero due (la uno è la salute) necessaria al Giornalista: la curiosità

Punto n 3: Al Corriere sono in 405 e solo la metà lavora. Si impedisce l'ingresso dei giovani e dei motivati (anche non giovani) capaci. ( Mieli ma che cavolo combini???)

Questo il succo della vicenda. Bravo! ( applausi) Poi Fini dice che i giornalisti sono diventati servi del potere... ma questo lo avevamo già detto.

Ps. visto il servizio tg5 sulla canzone di Modugno? Volare oh oh... MA PERCHE' CI FATE UN SERVIZIO SOPRA??? MIMUUUUUUN RIPRENDITI DAL SONNO DELLA RAGIONE.

5 commenti:

Filosofo ha detto...

scusa se faccio il pignolo ( ;-) )... ma Wish you were here è dedicata a Syd Barrett, primo leader del gruppo...

Voooooolareeeee ooooooh oh Cantaaaareeeeeee ooooohooohooohoh... vabè.. ho capito.. la smetto...

Federica ha detto...

Va bbhe... io la sento come una canzone d'amore... che devo fare? Noioso!!:-)

s ha detto...

pensa te..invece di ascoltare summer '68....cmq mi piace, il post dico, non la situazione giornalistica-mente parlando. E non sono (ancora) gay!

Anonimo ha detto...

Conoscendo Bacialli, non ho il minimo dubbio nel ritenere che l'introduzione (scritta da un altro) sia la parte migliore del libro. Come avrai capito sono un po' prevenuto nei confronti del "direttore". Comunque, bel blog: si vede che hai tanta passione per questo mestiere. Ti giro un consiglio che, ormai un discreto numero di anni fa, mi diede un anziano collega: "Pr fare il giornalista devi avere tanta pazienza e spalle larghe". Parole sante. E non dare troppa retta ai Bacialli di turno, che predicano bene ma...
Paolo

Federica ha detto...

Ciao Paolo, mi fa molto piacere il tuo commento... davvero.
Ho iniziato a leggere qualche pagina del "Bacialli" ma mi sta deludendo... è un po'... demagogico. Io pazienza per raggiungere i miei obiettivi ne ho tanta, le spalle larghe un po' meno, ma credo che mi verranno... per ora inizio ad intravedere qualche pelo sullo stomaco ( in senso figurato!):-) Grazie ancora del commento. fede